Festa 25 settembre

Alberto nacque a Parma, in Italia, intorno al 1149 da una famiglia importante.

Divenne canonico dell’Abbazia di Santa Croce a Mortoba e, nel 1184, fu nominato vescovo di Bobbio. Poco dopo, fu nominato alla sede di Vercelli.

Alberto servì da mediatore nella disputa tra papa Clemente III e l’imperatore Federico Barbarossa, che combatteva contro il papato di Clemente.

Per gratitudine, Clemente nominò Alberto patriarca di Gerusalemme nel 1205, carica istituita nel 1099 quando Gerusalemme divenne un regno latino sotto il controllo dei crociati cristiani. Gerusalemme, tuttavia, non era più in mano ai cristiani quando i Saraceni riconquistarono la città nel 1187.

I cristiani avevano bisogno di un patriarca, ma la posizione era pericolosa, aperta alla persecuzione e al martirio per mano dei musulmani.

Sant'Alberto di Gerusalemme

Sebbene i suoi predecessori avessero fallito, Alberto accettò e alla fine dimostrò il suo valore non solo ai cristiani locali, ma anche ai musulmani che lo rispettavano per la sua santità e intelligenza. A causa della forte presenza musulmana a Gerusalemme, Alberto si stabilì a San Giovanni d’Acri, un porto del nord.

Vicino alla città si trova il sacro Monte Carmelo, dove viveva un gruppo di eremiti. Nel 1209, essi cercarono Alberto e gli chiesero di elaborare una regola di vita che potessero seguire (questa regola fu l’inizio dell’Ordine Carmelitano)

Papa Onorio III confermò la regola nel 1226, che fu mitigata vent’anni dopo, nel 1254, da Papa Innocenzo IV.

Alberto fu chiamato al Concilio generale del Laterano per dare il suo contributo di saggezza e diplomazia, ma fu assassinato prima di lasciare la Palestina. Alberto aveva destituito un medico dal suo incarico in un ospedale locale e, per vendetta, il medico pugnalò a morte il santo.

L’anno era il 1214 e Alberto stava presiedendo una processione in occasione della festa dell’Esaltazione della Santa Croce.