Festa 11 maggio

Patrono di Napoli

Nato a Taranto, in provincia di Napoli, da genitori eccezionalmente virtuosi, l'”Apostolo di Napoli” era il maggiore di undici figli.

Mostrando precocemente segni di intensa pietà e capacità intellettuali, fu accolto in una comunità di sacerdoti secolari che iniziarono la sua educazione. Ricevette la tonsura all’età di sedici anni e fu ordinato con un permesso speciale prima dei ventiquattro anni.

San Francesco di Girolamo

Insegnò per alcuni anni in un collegio di gesuiti e all’età di ventotto anni fu accolto nella Compagnia di Gesù, avendo superato con la propria mitezza e carità la forte opposizione del padre alla sua decisione.[Completato il noviziato, Francesco fu inviato a Leece per assistere un rinomato predicatore, padre Agnello Bruno.

Per i tre anni successivi, i due ardenti sacerdoti percorsero in lungo e in largo la provincia di Otranto. Al termine della missione, Francesco completò gli studi teologici e ricevette la professione.

Il campo successivo del suo lavoro apostolico fu la predicazione nella chiesa di Gesù Nuovo a Napoli e, fin dall’inizio, attirò grandi folle.

La sua predicazione produsse risultati così eccellenti che fu incaricato di formare altri missionari.

La predicazione era il suo talento dominante. Ovunque andasse, la gente era incantata dalla sua eloquenza e riempiva il suo confessionale. Predicava chiesa dopo chiesa, a volte improvvisando per strada, visitava ospedali, prigioni e galere. Una volta portò alla fede venti prigionieri turchi su una galea spagnola.

La predicazione del santo gesuita fu accresciuta dalla sua fama di taumaturgo, anche se egli negò continuamente di avere poteri straordinari, attribuendo piuttosto le numerose guarigioni che accompagnarono il suo ministero all’intercessione di San Ciro, verso il quale nutriva una particolare devozione.

Dopo aver sofferto una dolorosa malattia, San Francesco de Girolamo morì all’età di settantaquattro anni. Fu canonizzato nel 1839.