Festa 21 luglio

Nato a Brindisi e battezzato con il nome di Giulio Cesare, il padre del futuro santo era Guglielmo Rossi e la madre Elisabetta Massella, entrambi ottimi cristiani.

I genitori affidarono l’educazione del ragazzo ai Conventuali di Brindisi, dove mostrò presto i segni di un’intelligenza splendente e il dono dell’oratoria.

Image: Saint Lawrence of Brindisi

All’età di dodici anni morì il padre ed egli continuò gli studi a Venezia presso i Chierici di San Marco, sotto la supervisione di uno zio. Nel 1575 fu accolto nell’Ordine dei Cappuccini e gli fu dato il nome di Lorenzo. Una volta professato, fra Lorenzo studiò filosofia e teologia all’Università di Padova.

Lorenzo aveva una memoria prodigiosa e conosceva la maggior parte delle lingue europee e le lingue semitiche. Si dice anche che conoscesse l’intero testo originale della Bibbia, un’impresa considerata miracolosa. È famoso anche per la sua completa confutazione delle dottrine di Martin Lutero e per il suo lavoro in difesa dell’Immacolata Concezione di Maria, di cui era un fervente devoto e in nome della quale operò tutti i suoi miracoli.

In vita ricoprì tutte le cariche del suo ordine. Grande predicatore, fu invitato a predicare in tutta Europa. Cercando sempre di smuovere i cuori, adattò la sua predicazione al pubblico con enorme successo. I sermoni che ha lasciato occupano non meno di otto volumi. Per la sua conoscenza dell’ebraico, Papa Clemente VIII lo incaricò dell’istruzione degli ebrei e, grazie alla sua conoscenza della lingua e ai suoi potenti ragionamenti uniti alla sua grande gentilezza, attirò molti alla fede.

Fondò case in Germania, Austria e Cecoslovacchia, nonostante i numerosi ostacoli posti dagli eretici. Poiché la fama della sua santità lo precedeva ovunque andasse, la gente accorreva per ascoltare le sue prediche.

Nel 1601, Lorenzo servì come cappellano dell’esercito di Rodolfo II, il Sacro Romano Imperatore. In questa veste fu presente alla battaglia di Albe-Royal contro gli 80.000 Turchi Ottomani, mentre l’esercito cristiano ne aveva 18.000. Prima della battaglia, esitando di fronte a queste probabilità, i capi chiesero consiglio al santo cappellano. Il santo si assunse la piena responsabilità del risultato e in un discorso elogiativo comunicò loro la propria fiducia. Anziano e indebolito, montò a cavallo e, crocifisso alla mano, guidò la carica. I Turchi furono sconfitti, ma, riorganizzatisi, attaccarono di nuovo qualche giorno dopo. Anche in questo caso il cappellano guidò l’attacco fino alla vittoria totale.

Lawrence morì durante l’ultima missione a Lisbona il 22 luglio 1619, proprio come aveva predetto.

Lawrence morì durante l’ultima missione a Lisbona il 22 luglio 1619.