Festa 7 ottobre

Vergine e Martire

Dipinto di Santa Giustina e un unicorno Pittura intitolata Santa Giustina e un unicorno di Moretto da Brescia, oggi conservata al Kunsthistorisches Museum di Vienna.

Santa Giustina di Padova era una vergine di nobili natali. Nata a Padova alla metà del I secolo, suo padre Vitalianus era un ricco nobile e prefetto di Padova. I suoi genitori si convertirono al cristianesimo grazie alla predicazione di San Prosdocimo. Avendo sofferto di sterilità per tutta la loro vita coniugale, i nuovi convertiti pregavano ardentemente per avere un figlio. In risposta alle loro preghiere ricevettero Giustina, che si dedicò alla religione fin dai primi anni di vita e fece voto di verginità perpetua. In questo periodo si scatenarono le persecuzioni contro i cristiani da parte di Nerone e Massimiano, il prefetto che era succeduto a Vitaliano, si dimostrò particolarmente crudele.

Mentre Giustina visitava le carceri per confortare e incoraggiare i cristiani che vi si trovavano, Massimiano ordinò il suo arresto. Mentre passava davanti al Pont Marin, nei pressi di Padova, i soldati la catturarono. Quando la portarono al cospetto di Massimiano, questi rimase colpito dalla sua bellezza e cercò in tutti i modi di scuotere la sua costanza. Giustina è raffigurata nell’arte cristiana incoronata come una principessa e con una spada che le trafigge il petto, in conformità al suo martirio, avvenuto nel 303 d.C.


Venerazione

Santa Giustina è patrona di Padova. Dopo San Marco, è anche la seconda patrona di Venezia. La sua festa è il 7 ottobre e coincide con la fine della vendemmia e con il momento del saldo dei contratti agricoli.

Nel VI secolo i padovani le dedicarono una chiesa e fu tra le vergini martiri raffigurate nell’arco del presbiterio della basilica di Eufrasio e nella processione delle vergini a Sant’Apollinare Nuovo. Nel VII secolo, Venanzio Fortunato, scrivendo in Gallia, esortava i viaggiatori a Padova a visitare le loro reliquie.

La basilica di Padova e l’abbazia di Santa Giustina ospitano il Martirio di Santa Giustina di Paolo Veronese. Il complesso abbaziale fu fondato nel V secolo sulla tomba di Giustina e nel XV secolo divenne uno dei monasteri più importanti della zona, fino a quando fu soppresso da Napoleone nel 1810. Fu riaperto nel 1919. All’interno si trovano le tombe di diversi santi, tra cui quelle di Giustina, Prosdocimo, San Massimo, Sant’Urio, Santa Felicitas, San Giuliano, oltre alle reliquie dell’apostolo San Mattia e dell’evangelista San Luca. .