Festa 25 agosto

 

In Luigi IX di Francia erano riunite le qualità di un sovrano giusto e retto, di un guerriero impavido e di un santo. Questo re crociato era l’incarnazione vivente del nobile medievale: viveva per il benessere dei suoi sudditi e per la gloria di Dio.

Nato il 25 aprile 1214 a Poissy, vicino a Parigi, Luigi non dimenticò mai la pietà della sua educazione inculcatagli dalla madre, la regina Bianca di Castiglia. In occasione della sua incoronazione a Reims, all’età di dodici anni, Luigi chiese a Dio il coraggio, la luce e la forza per usare bene la sua autorità, per difendere l’onore divino, per difendere la Chiesa e per servire il bene del suo popolo.

Nel maggio 1234 il giovane re sposò Margherita, la figlia maggiore del conte di Provenza, che gli diede undici figli.


Immagine: San Luigi IX di Francia da bambino

Santo monarca di Francia

Luigi fece tutto il possibile per promuovere e ispirare una cultura cristiana. Incoraggiò e aiutò gli ordini religiosi e spesso contribuì a fondarli e a ospitarli. Profondamente religioso, amava ascoltare i sermoni, ascoltava due messe al giorno e spesso si univa al canto dell’Ufficio divino. Ma, sebbene cercasse la compagnia dei saggi e degli esperti del clero e degli altri ranghi, non esitava ad opporsi ai loro membri quando si dimostravano indegni.

Ambizioso di fare della Francia la prima tra le nazioni cristiane, Luigi si rallegrò dell’opportunità di acquisire la Corona di Spine e altre sacre reliquie dell’Imperatore d’Oriente a Costantinopoli. Inviò due frati domenicani a portare questi oggetti sacri in Francia e, accompagnato da un imponente seguito, li ricevette a Sens al suo ritorno. Per ospitare le reliquie, fece costruire il santuario di Sainte-Chapelle, uno dei più bei esempi di architettura gotica esistenti.


Primo tentativo di crociata

Dopo essersi ripreso da una violenta febbre nel 1244, Luigi annunciò la sua intenzione, a lungo desiderata, di intraprendere una crociata in Oriente e partì da Parigi per la sua prima crociata il 12 giugno 1248. Tuttavia, dopo un inizio apparentemente promettente, Luigi stesso, indebolito dalla dissenteria, fu fatto prigioniero nell’aprile del 1250 e il suo esercito fu sconfitto.

Image: Saint Louis IX of France

Dopo sei anni di prigionia, fu rilasciato e tornò in Francia per riprendere il suo ruolo di sovrano. Era intimamente coinvolto nella vita del suo popolo. Aveva una passione per la giustizia e trasformò la “corte del re” dei suoi antenati in una corte del popolo, dove, seduto nel suo palazzo o sotto una frondosa quercia nella foresta di Vincennes, ascoltava tutti i suoi sudditi che si presentavano con lamentele e dava loro giudizi saggi e imparziali.


Ultimo tentativo di crociata

Nel 1267, Luigi decise nuovamente di intraprendere una nuova crociata. Il suo popolo si oppose, temendo di perdere il suo eccellente e venerato sovrano che, pur avendo solo cinquantadue anni, era logorato dalle fatiche, dalle malattie e dalle austerità. Luigi, tuttavia, era determinato e salpò il 1° luglio 1270 alla volta di Tunisi. La crociata fu un clamoroso fallimento.

La dissenteria e altre malattie scoppiarono tra i crociati e Luigi contrasse presto la malattia alla quale soccombette il 15 agosto. Le sue ossa e il suo cuore furono portati in Francia e conservati nell’abbazia di St. Denis, finché non furono dispersi al tempo della Rivoluzione francese.

Fu canonizzato da papa Bonifacio VIII nel 1297.