Festa 13 febbraio

Il padre di Caterina, Pier Francesco dei Ricci, apparteneva a un’antica e rispettata famiglia di Firenze.

La madre morì quando era piccola e Caterina fu allevata da una devota matrigna, Fiammetta da Diacceto.[La matrigna notò subito l’insolita tendenza alla santità della bambina e fece del suo meglio per favorirla e svilupparla.

All’età di tredici anni, Caterina entrò in un convento domenicano a Prato, dove soffrì di varie malattie per due anni. Santificò le sue sofferenze con grande pazienza e spesso meditò sulla Passione di Nostro Signore mentre sopportava le malattie.

Santa Caterina dei Ricci

Nel febbraio del 1542, quando aveva appena vent’anni, Caterina cominciò a sperimentare le estasi della Passione. Ogni giovedì e venerdì contemplava e metteva in scena le scene che precedono la crocifissione di Nostro Signore.

La sua santità attirò presto le visite di molte persone di ogni grado e vocazione, tra cui tre cardinali che in seguito divennero Papa Marcello II, Papa Clemente VIII e Papa Leone XI.

La fama di Caterina attirò così tante persone che la pace e la rigida osservanza dell’ordine cominciarono a risentirne.

Le estasi della Passione cessarono dopo dodici anni, in risposta alle preghiere di Caterina e della comunità domenicana.

Caterina era nota anche per la sua amicizia con San Filippo Neri. Anche se non lo incontrò mai di persona, egli le apparve spesso in visioni dal suo convento di Prato. Ciò fu espressamente dichiarato da San Filippo e da cinque testimoni e contribuì alla sua beatificazione.

Santa Caterina dei Ricci morì come priora del convento domenicano il 2 febbraio 1590, dopo una lunga malattia. Il suo corpo è rimasto incorrotto.