FESTA 16 novembre

Santa Gertrude la Grande (6 gennaio 1256 – 16 novembre 1302) è stata una monaca benedettina, mistica e teologa tedesca. Alla data di pubblicazione di questo articolo (2021), è l’unica donna a essere chiamata “la Grande”. Il titolo viene dato a una persona la cui influenza intellettuale all’interno della Chiesa è stata così profonda che il suo impatto continua a riverberarsi per generazioni dopo la sua morte.

Gertrude di Helfta nacque il 6 gennaio 1256 a Eisleben, in Turingia. All’età di 5 anni fu affidata a un orfanotrofio. Non è un fatto insolito per questo periodo, poiché molte donne spesso morivano di parto. Diventa abile nella filosofia, nella letteratura, nel canto e nella pittura in miniatura, ma si accorge che le manca ancora qualcosa.

Come spesso accade nella vita delle giovani donne di profonda devozione, si sviluppa in lei una crisi: si sente persa, sola e depressa. Tutti i progetti che aveva fatto per se stessa cominciarono a crollare.

Santa Gertrude la Grande

Una sera durante l’Avvento del 1281, mentre Gertrude camminava lungo il corridoio del monastero, si inchinò al passaggio di una suora. Quando la “sorella” si fermò, vide che era Nostro Signore che le appariva. Gertrude lo descrisse con queste parole: “È più bello di tutti i figli degli uomini.”

Gertrude rimase stupita nel vedere Gesù in piedi davanti a lei, soprattutto perché da tempo soffriva di aridità spirituale. Egli le disse: “La tua salvezza è vicina; perché sei così consumata dal dolore?”. Da quel momento in poi, non ebbe occhi che per la Parola di Dio nella Sacra Scrittura e per le opere dei Padri della Chiesa.

Raccontando la sua esperienza di conversione alla fine della sua vita, Gertrude dice: “Fino all’età di 25 anni ero una donna cieca e demente… ma tu, Gesù, ti sei degnato di concedermi l’inestimabile familiarità della tua amicizia aprendomi in tutti i modi quello scrigno nobilissimo della tua divinità, che è il tuo Cuore divino”.

I suoi studi si concentrarono esclusivamente sullo studio delle Scritture, degli scritti dei Padri della Chiesa e delle opere teologiche. Divenne veramente una teologa e iniziò a scrivere piccoli trattati e opere per le sue sorelle. Questi diventarono tesori spirituali per coloro che avevano la fortuna di leggerli.


Da teologa a mistica

Gertrude ebbe molte esperienze mistiche in cui Gesù le rivelò il suo amore infinito e le chiese di diffonderlo tra i fedeli, specialmente tra i sofferenti e i peccatori. Scriveva queste esperienze mistiche a beneficio dei fedeli.

Un giorno, mentre pregava, Gertrude vide di nuovo Gesù che portava sulle spalle un grande edificio. Le spiegò il suo significato dicendo:

Santa Gertrude la Grande

“Vedi con quale fatica, cura e vigilanza porto questa amata casa, che non è altro che quella della Religione. Ovunque è minacciata di rovina, perché sono pochissimi coloro che sono disposti a fare o a soffrire qualcosa per sostenerla, e voi, quindi, dovete soffrire con Me nel portarla, perché tutti coloro che si sforzano, con le loro parole o con le loro azioni, di diffondere la religione, e che cercano di stabilirla nel suo primo fervore e nella sua purezza, sono altrettanti forti pilastri che sorreggono questa santa casa, e Mi confortano condividendo con Me il peso di questo fardello”.

Un altro giorno, dopo aver ricevuto la Santa Comunione, Gertrude offrì l’Ostia per le anime del Purgatorio. Nel chiedere che alcune anime venissero liberate dal Purgatorio, Gertrude cercò di dividere l’Ostia in piccole particelle all’interno della sua bocca per designare il numero di anime che sarebbero state liberate. Nostro Signore rivelò allora a Gertrude la sua immensa misericordia con queste parole:

“Affinché tu sappia che la mia misericordia è al di sopra di tutte le mie opere e che l’abisso della mia misericordia non può essere esaurito, sono pronto a concederti, per il merito di questo Sacramento vivificante, più di quanto tu osi chiedermi”

Il modo di fare di Santa Gertrude era sempre allegro e il suo volto era sempre sorridente. Emanava umiltà e amava tutto ciò che incontrava. Fu questo indomito spirito di gioia a condurre gli altri a Gesù. Infatti, Cristo gli disse:

“Sarebbe bene far conoscere agli uomini come giovi loro ricordare che io, il Figlio di Dio e della Beata Vergine Maria, sono sempre davanti a Dio per la salvezza del genere umano, e che se dovessero commettere qualche peccato per la loro debolezza, offro al Padre il mio Cuore immacolato per loro”.


Un’amicizia speciale

Santa Geltrude si rivolgeva a Gesù, come a un padre terreno, con tutta la fiducia di un bambino. Nessuna richiesta era troppo piccola o troppo grande. In un’occasione, quando aveva perso un ago in un mucchio di paglia, chiese al Signore di trovarlo per lei:

“Sarebbe vano cercare questo ago e una grande perdita di tempo. Se sei così gentile, trovalo per me!”

Girò la testa, cercò con una mano e trovò subito l’ago. Nostro Signore si compiaceva della sua semplicità e innocenza e ricompensava sempre la sua fede in Lui con doni che la confermavano.

Santa Gertrude la Grande

In un’altra occasione Santa Gertrude fu visitata da San Giovanni, l’Apostolo prediletto, con Gesù al suo fianco. Una Gertrude sorpresa esclamò:

“Mio amabilissimo Signore, come è possibile che tu mi presenti la tua discepola più amata, una creatura indegna?”. Al che Nostro Signore rispose: “Desidero stabilire tra lui e voi un’intima amicizia; egli sarà l’apostolo, per istruirvi e correggervi”

San Giovanni allora si rivolse a Gertrude: “Vieni, sposa del mio Maestro, posiamo insieme il capo sul tenerissimo seno del Signore, dove sono racchiusi tutti i tesori del cielo e della terra”.

All’udire ciò, Gertrude posò il capo sul petto di Gesù con Giovanni al suo fianco, mentre ascoltava i battiti del suo Sacro Cuore. Guardando negli occhi San Giovanni, gli chiese perché non avesse riportato l’esperienza nel Vangelo. Egli rispose che questo particolare doveva essere riservato alle epoche successive, quando il mondo, diventato freddo, avrebbe dovuto riaccendere il suo amore per il Sacro Cuore di Cristo.


La famosa “Preghiera del Purgatorio”

Santa Gertrudis la Grande

Il Purgatorio è una conseguenza del peccato che Dio sostiene a nostro beneficio. Tuttavia, come vi dirà qualsiasi genitore, insegnante o persona che si prende cura di un bambino, il fatto di renderlo responsabile delle conseguenze delle sue azioni non è divertente per nessuno; non porta alcuna soddisfazione e spesso causa dolore alla persona incaricata di mantenere lo standard.

Il rapporto di Dio con i suoi figli in Purgatorio non è diverso. In una visione a Santa Gertrude, Egli le confidò che desidera che i fedeli sulla terra implorino misericordia per le anime sofferenti. In un’altra visione, Gesù le diede una preghiera e la promessa che ogni volta che l’avesse recitata avrebbe liberato 1000 anime dal Purgatorio. Gertrude usò la preghiera stessa e la scrisse anche.

Eterno Padre, ti offro il Preziosissimo Sangue del Tuo Divin Figlio Gesù, in unione con le messe celebrate oggi in tutto il mondo, per tutte le anime sante del Purgatorio, per i peccatori di ogni luogo, per i peccatori della Chiesa universale, per quelli della mia casa e della mia famiglia. Amen


Le sue ultime ore

Nel 1298, la salute di santa Gertrude si stava deteriorando. Offrì tutte le sue sofferenze in amore e in unità con le sofferenze di Cristo per l’edificazione e la salvezza di tutte le anime.

Come si addice a colei che ha ottenuto tanto per le Anime Sante, morì il 16 novembre 1302, a metà del mese liturgicamente dedicato alle Anime Sante del Purgatorio.