A differenza del pensiero filosofico, il ragionamento complesso trova definizione nella somma di una serie di abilità mentali che facilitano l’esecuzione di azioni avanzate, la comprensione di concetti, l’uso della logica, la creazione di idee originali e la scomposizione di problemi ne sono alcuni esempi.
Per questo motivo, è considerato un processo indispensabile nella ricerca del successo in diversi ambiti, e ampiamente collegato all’intelligenza; chi raggiunge lo sviluppo del pensiero complesso ha la capacità di mettere in relazione informazioni provenienti da fonti diverse.
Inoltre, sono caratterizzati da una buona comprensione delle basi di diversi concetti e idee e dalla capacità di creare e difendere argomentazioni basate su prove.
Al contrario, non sono aperti a fare inferenze, hanno difficoltà a “leggere tra le righe” e si basano sulle loro conoscenze esistenti.
In questo post si vuole fornire una chiara definizione di cosa comporta questo tipo di ragionamento, delle sue caratteristiche, delle abilità che permette di sviluppare e di alcuni esempi, nonché delle attività o tecniche che permettono di allenarlo.
Secondo la definizione coniata dal filosofo francese Edgar Morin, il pensiero complesso è la capacità di un individuo di interconnettere diverse dimensioni della realtà.
Su questa base, questo tipo di ragionamento ha due caratteristiche: non è totalizzante e richiede lo sviluppo di una strategia riflessiva di fronte all’emergere di fatti o oggetti multidimensionali, composti da componenti casuali o interattivi, offrendo un approccio olistico e transdisciplinare.
Sebbene il processo si opponga alla divisione disciplinare, è importante chiarire che in nessun momento abbandona la nozione di parti costitutive del tutto, motivo per cui si nutre di cibernetica, sistemica e teorie dell’informazione, basandosi su 3 principi:
Lontano da quanto proposto dal pensiero matematico, il ragionamento complesso è una strategia o un modo di pensare che presuppone la globalizzazione, ovvero l’intenzione di inglobare i fenomeni pur riconoscendo la specificità delle parti.
L’uso del pensiero complesso richiede la padronanza di tre tipi di ragionamento: di base, critico e creativo, ognuno dei quali rappresenta una fase o uno stadio del suo sviluppo:
Corrisponde alla serie di conoscenze e informazioni acquisite con l’esperienza vissuta, le credenze e i modelli sociali o le regole stabilite dall’ambiente ; queste, permettono di svolgere diverse funzioni, ad esempio la capacità di memorizzare, ricordare e applicare idee precedentemente acquisite.
Corrisponde all’insieme degli strumenti utilizzati per riorganizzare le idee presenti in memoria, trovando applicazioni diverse attraverso la manipolazione del modo in cui sono state memorizzate la prima volta, stabilendo schemi, interconnettendo i dati, utilizzando la logica, la deduzione e l’induzione.
L’ultima fase del ragionamento complesso riunisce le competenze disponibili per creare nuove conoscenze, basandosi su informazioni raccolte in precedenza , quindi partendo dalle conoscenze pure acquisite con il pensiero di base e riorganizzandole nella fase del pensiero critico.
La corretta applicazione del pensiero complesso si traduce nello sviluppo di alcune caratteristiche o abilità, le più importanti delle quali sono:
L’uso della logica e la capacità di deduzione fanno sì che il pensiero complesso tragga beneficio da esercizi che rafforzano lo sviluppo di questi tipi di ragionamento, come:
Finora la definizione di pensiero complesso, le sue caratteristiche e le abilità che permettono di sviluppare questo tipo di ragionamento sono chiare, quindi resta solo da conoscere alcuni esempi che riguardano il processo.
Il problema sta nella difficoltà di comprendere questo modo di pensare in modo astratto, per cui di seguito sono elencati alcuni esempi in cui le competenze sviluppate si traducono nella possibilità di raggiungere fini diversi:
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