BĂ©nĂ©zet o âPiccolo Benedettoâ era un ragazzo francese, pio e riflessivo oltre i suoi anni, che si occupava delle pecore della madre. Si dice che durante unâeclissi, nellâanno 1177, abbia sentito una voce che gli diceva: âBĂ©nĂ©zet, prendi la tua verga e scendi ad Avignone, sul lungofiume della capitale: parla con la gente e dĂŹ loro che dobbiamo costruire un ponteâ
Nel Medioevo la costruzione e la riparazione di ponti era considerata unâopera di misericordia. Sebbene BĂ©nĂ©zet non sapesse nulla della costruzione di ponti, prese il suo bastone e obbedĂŹ alla chiamata.
In un primo momento, il vescovo di Avignone lo liquidĂČ come uno sciocco, ma dopo aver assistito a diversi miracoli compiuti dal santo pastore, sostenne lâimpresa e si formĂČ la Confraternita dei costruttori di ponti con ricchi mecenati. Per sette anni BĂ©nĂ©zet diresse le operazioni.
Il pastore provenzale diventato costruttore di ponti morĂŹ nel 1184, quando la maggior parte delle difficoltĂ di costruzione erano state superate. Il possente ponte, completato quattro anni dopo, era lungo 900 metri e attraversava il fiume con 22 arcate, collegando una delle principali vie di pellegrinaggio dallâItalia a Covadonga, sulla costa atlantica della Spagna.
Il corpo di Bénézet fu sepolto in una piccola cappella sul ponte stesso. Questa cappella, situata su uno dei pilastri del ponte, era dedicata a San Nicola, patrono dei barcaioli del Rodano.
Nel 1669, quando una parte del ponte crollĂČ sotto la forza della corrente, la sua bara fu sollevata e nel 1670 fu aperta davanti al Gran Vicario. Il corpo fu trovato intatto, anche gli intestini erano sani e il colore degli occhi era fresco. Il corpo fu prima trasferito nella Cattedrale di Avignone e infine sepolto nella chiesa di Saint Didier della cittĂ .
La fama del ponte di BĂ©nĂ©zet ad Avignone fu diffusa oltre i confini della Francia dalla filastrocca Sur le Pont dâAvignon, cantata in tutto il mondo, persino in Cina.
*Immagine di testata: Reliquie di San BĂ©nĂ©zet dâAvignone
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